Entrando nel merito della delibera di Giunta, con i poteri straordinari del Consiglio comunale, cosa cambia? Intanto, la durata della concessione che è fissata “in un periodo massimo di 20 anni a decorrere dalla data di avvio, previa verifica dei dati del redigendo PEF”. E poi: “sono poste a carico del concessionario la gestione tecnico-amministrativa, la sorveglianza sugli impianti e sulle relative dotazioni, nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assistenza agli utenti ed ogni attività connessa alle specifiche destinazioni del parco; il concessionario è tenuto alla redazione del progetto esecutivo e all’esecuzione degli interventi di efficientamento energetico e di integrazione degli spazi di sosta sulla scorta del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) redatto dal Settore IV Lavori Pubblici-Manutenzioni-Patrimonio”. Non solo: al concessionario è garantito il diritto di gestire funzionalmente e sfruttare economicamente i servizi oggetto del contratto, “secondo le condizioni fissate dall’Amministrazione Comunale, con assunzione a proprio carico del rischio legato alla gestione dei servizi medesimi”.
L'articolo Rende, Parco Aquatico: cambia il futuro. Bando ventennale per la gestione proviene da Il Fatto di Calabria.