Avviata quando la Zona economica speciale era solo per la Calabria e aggiudicata lo scorso 23 agosto quando la Zes si è trasformata in unica. Conclusa la gara d’appalto, la sicurezza nelle aree industriali calabresi può partire. L’intervento mira allo sviluppo del sistema di sicurezza delle attività imprenditoriali poste all’interno delle aree Zes Calabria, individuate a Gioia Tauro-Rosarno-San Ferdinando in collegamento con l’area portuale e retro-portuale e nelle zone industriale di Corigliano-Schiavonea, Vibo Valentia, Lamezia Terme e Crotone, già occupate da insediamenti e segnate da una elevata potenzialità di sviluppo economico.
Con il progetto si intende realizzare, integrare e armonizzare gli impianti di videosorveglianza all’interno del perimetro di competenza della Zes e delle aree industriali, attraverso l’adozione di un sistema di moderna architettura formato da dispositivi installati in campo e da sistemi di elaborazione delle immagini di nuova generazione.Tutta la procedura, a dire il vero, si era conclusa prima ma la fase di passaggio delle competenze in campo alla nuova struttura di missione della Zes Unica ha allungato i tempi anche se nel frattempo gli uffici avevano messo in piedi ugualmente tutti controlli del caso. In particolare quelli antimafia: «Risultano inoltrate sulla piattaforma Avcpass, senza ricezione di alcun riscontro in senso negativo, le richieste di verifica dei nulla osta antimafia relativi a tutti i soggetti costituenti il raggruppamento temporaneo d’imprese provvisoriamente aggiudicatario nonché alla società per la progettazione esecutiva. Quindi risulta ora possibile procedere con l’aggiudicazione definitiva in favore di “Novasistemi Srl-Leonardo Spa” dell’appalto integrato per la progettazione esecutiva ed esecuzione lavori dell’intervento “Infrastruttura per la sicurezza nelle aree della Zes Calabria”».

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