Bandi deserti, l’Asp di Reggio cerca medici a gettone

Scritto il 10/01/2025
da Redazione

Continua la grave crisi di personale medico negli ospedali che dipendono dall’Azienda sanitaria di Reggio Calabria. I 21 posti messi a bando alla fine dello scorso ottobre sono rimasti vacanti per mancanza di partecipazione o per rinuncia dei pochissimi medici che avevano partecipato e ottenuto l’incarico alla fine della selezione. E come successo nel maggio 2024, l’Asp si è trovata costretta a cercare professionisti “a gettone” per poter rimpolpare lo striminzito organico dei presidi ospedalieri del territorio metropolitano.
Con delibera numero 369 del 9 maggio 2024, infatti, l’azienda rilevava «la costante difficoltà di reclutare dirigenti medici specializzati nelle discipline» e per questo motivo, per rendere più allettante la proposta di impiego a tempo, aveva raddoppiato il compenso orario a «80 euro invece dei 40 euro orari precedentemente stabiliti». Il perché di quella scelta, è stata richiamata nell’ultima deliberazione della direzione generale, guidata da Lucia Di Furia, licenziata l’8 gennaio scorso. Nell’atto si sottolinea «la perdurante difficoltà di reclutare dirigenti medici specializzati in molteplici discipline anche a causa della carenza e/o indisponibilità degli idonei nelle graduatorie aziendali». Detto in parole povere, nessun medico vuole firmare un contratto a tempo indeterminato per lavorare negli ospedali della provincia di Reggio Calabria. A fine ottobre scorso, l’Asp aveva pubblicato l’ennesimo bando per il reclutamento di 4 posti di Ostetricia e ginecologia; 3 di Ortopedia e traumatologia; 3 posti di Neurologia; 2 di Nefrologia; 1 posto in Gastroenterologia; 4 di Medicina Legale; 1 in Radiodiagnostica e 3, infine, in Organizzazione dei Servizi sanitari di base.

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