La giovane era fuggita dall’Iran a causa di persecuzioni politiche, ma è stata arrestata in Italia nel dicembre 2023 con l’accusa di traffico di migranti.
Insieme ad altri migranti, ha attraversato il Mediterraneo per sfuggire alla repressione, ma è stata accusata di essere coinvolta nella gestione dell’imbarcazione che li ha portati in Italia.
Le prove contro di lei includono testimonianze di altri migranti, i quali hanno affermato che Maysoon distribuiva cibo e manteneva l’ordine durante il viaggio, pur specificando che non era lei a pilotare la barca, ruolo ricoperto da un uomo turco. Nonostante ciò, Maysoon è stata detenuta, accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un reato per cui molti migranti vengono perseguiti in Italia, specialmente dopo l’introduzione del Decreto Cutro nel 2023. Il caso di Maysoon ha attirato l’attenzione di organizzazioni per i diritti umani e attivisti, che sostengono che, come molti altri, sia una capro espiatorio delle politiche migratorie europee. Ha trascorso diversi mesi in prigione, durante i quali ha perso molto peso e ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione.
I suoi avvocati hanno affermato la sua innocenza, sottolineando il suo ruolo di attivista e il fatto che non sussiste alcun pericolo di fuga.
L'articolo Crotone, il Tribunale dispone la scarcerazione dell’attivista curdo-iraniana Maysoon Majdi proviene da Il Fatto di Calabria.