L’inchiesta che venne alla luce il 4 dicembre dello scorso anno con nove arresti eseguiti dai carabinieri di Crotone, avrebbe accertato l’affermazione di un nuovo clan ad Isola Capo Rizzuto: i “Macario”, guidato dalla famiglia Pugliese. La presunta ‘ndrina, legata alla cosca Arena per motivi di parentela, avrebbe assunto una propria autonomia al punto da riuscire a dettare legge nella località turistica di Marinella dopo aver superato, negli anni Novanta, i contrasti coi rivali Capicchiano. Al vertice dell’ipotizzato gruppo criminale ci sarebbe Maurizio Pugliese che – per gli inquirenti – avrebbe diretto l’organizzazione criminale anche durante la sua detenzione. Questo il “modus operandi” dei Pugliese delineato dai pm: richieste di denaro «in cambio di protezione», intimidazioni e terreni espropriati, e quando i titolari degli appartamenti, utilizzati soprattutto durante la stagione estiva, non pagavano il “pizzo” per il servizio di guardiania abusiva, dovevano far fronte a danneggiamenti e ritorsioni varie.
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