Il documento contiene le conversazioni che i militari dell’Arma hanno estrapolato dal cellulare sequestrato all’ex consigliere regionale quando il 27 giugno 2023 scattò l’operazione con l’esecuzione di 43 misure cautelari. Col blitz “Glicine-Acheronte”, la Procura antimafia di Catanzaro si disse convinta da un lato di aver smantellato il presunto comitato d’affari che avrebbe utilizzato le istituzioni pubbliche per fini elettorali, e dall’altro di aver sgominato il clan dei “papaniciari” che s’era riorganizzato dopo la scarcerazione nel 2014 del boss Mico Megna. E sullo sfondo di questo ipotizzato quadro delinquenziale, si inserisce la battaglia politica per l’assegnazione dell’incarico apicale del Palazzo di via Mario Nicoletta a Crugliano Pantisano.
(GdS)
L'articolo Inchiesta Glicine-Acheronte: le chat tra Sculco e Crugliano. Pressioni per la nomina in Provincia? proviene da Il Fatto di Calabria.