Lo scorso 6 febbraio è stato ufficializzato l’esito delle aste che hanno deciso l’assegnazione degli utenti agli operatori in gara. Ad oggi, sono 4,5 milioni gli utenti del servizio di maggior tutela che hanno ricevuto un’assegnazione per zona, suddivisi tra A2A, Enel, Edison, E.On, Hera, Illumia, Iren.
Per aggiudicarsi l’asta, le utility hanno offerto i migliori ribassi di prezzo che verranno rigirati sugli utenti assegnatari. Ma attenzione, perché essere assegnati a un operatore nel STG non vuol dire rinunciare per tre anni al libero mercato: al contrario, chiunque non avesse effettuato entro il 30 giugno il passaggio a un operatore del mercato libero, potrà farlo in qualsiasi momento.
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Il Servizio a Tutele Graduali non riguarderà le cosiddette categorie vulnerabili, che per età, difficoltà economiche o disabilità avranno diritto a rimanere nel vecchio regime di distribuzione regolato da Arera.
Come saranno i prezzi nel Servizio a Tutele Graduali
Le tariffe del Servizio a Tutele Graduali saranno indicizzate, quindi variabili nel tempo e soggette alle fluttuazioni del mercato. La tariffa luce sarà infatti composta da una componente data dal costo all’ingrosso dell’energia più una componente fissa annuale, che rappresenta il guadagno dell’operatore.
Ogni operatore si comporterà come sul libero mercato, offrendo oltre alla fornitura dell’energia elettrica servizi, sconti, promozioni e beni collegati alla tariffa.
Per quanto il Governo si sia impegnato a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi ed eventuali variazioni delle condizioni, non esiste alcuna certezza che gli operatori non possano praticare un aumento dei prezzi in futuro. Per questo bisogna muoversi in autonomia e scegliere la propria tariffa luce, alle condizioni migliori.
Tre cose da valutare prima di scegliere la tariffa migliore
Un comportamento consapevole e attivo è alla base della scelta della migliore tariffa luce. I consigli per chi non ha ancora fatto il passo verso il libero mercato e si appresta a valutare la miriade di offerte degli operatori sono in sostanza:
· tenere conto delle personali abitudini di consumo;
· controllare il prezzo della materia prima energia;
· valutare il confronto tra una tariffa a prezzo variabile e una tariffa a prezzo fisso.
Riguardo al primo punto, non avrebbe senso ad esempio pagare una tariffa monoraria quando si sta fuori casa per la maggior parte del giorno: sera e weekend sono i momenti migliori per usare l’energia elettrica, e una soluzione bioraria potrebbe portare a un taglio netto dei consumi.
Il prezzo dell’energia è il valore da tenere d’occhio quando si confrontano due o più tariffe, perché formato dalla componente sulla quale non si può intervenire in quanto dettata dal mercato, e dalla quota commerciale che è il guadagno del venditore.
Infine la tipologia di tariffa. Quelle a prezzo fisso regalano 12 o 24 mesi di serenità ma costano leggermente di più perché coprono il rischio che un rialzo eccessivo dei prezzi dell’energia diventi antieconomico per l’operatore. Allo stesso tempo, con un prezzo costante non si potrà beneficiare di eventuali futuri cali dei prezzi della materia prima energia sul mercato.
L'articolo Da luglio il mercato dell’energia sarà solo libero: come scegliere le migliori offerte luce proviene da Il Fatto di Calabria.