Con delibera numero 369 del 9 maggio 2024, infatti, l’azienda rilevava «la costante difficoltà di reclutare dirigenti medici specializzati nelle discipline» e per questo motivo, per rendere più allettante la proposta di impiego a tempo, aveva raddoppiato il compenso orario a «80 euro invece dei 40 euro orari precedentemente stabiliti». Il perché di quella scelta, è stata richiamata nell’ultima deliberazione della direzione generale, guidata da Lucia Di Furia, licenziata l’8 gennaio scorso. Nell’atto si sottolinea «la perdurante difficoltà di reclutare dirigenti medici specializzati in molteplici discipline anche a causa della carenza e/o indisponibilità degli idonei nelle graduatorie aziendali». Detto in parole povere, nessun medico vuole firmare un contratto a tempo indeterminato per lavorare negli ospedali della provincia di Reggio Calabria. A fine ottobre scorso, l’Asp aveva pubblicato l’ennesimo bando per il reclutamento di 4 posti di Ostetricia e ginecologia; 3 di Ortopedia e traumatologia; 3 posti di Neurologia; 2 di Nefrologia; 1 posto in Gastroenterologia; 4 di Medicina Legale; 1 in Radiodiagnostica e 3, infine, in Organizzazione dei Servizi sanitari di base.
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