È stata notificata venerdì scorso l’ordinanza della Corte d’Appello di Reggio Calabria, sezione civile, datata 30 Luglio 2024, con cui viene confermata la sospensiva del 2 luglio 2024 disposta in via provvisoria “inaudita altera parte”. A decidere in tal senso la camera di consiglio a cui hanno partecipato la presidente Patrizia Morabito e i giudici Natalino Sapone e Federica Rende che si sono pronunciati definitivamente in merito all’istanza di sospensione dell’ordinanza del 10 giugno con cui la Corte d’appello aveva dichiarato l’incandidabilità di Rosario Sergi e pertanto anche la sua decadenza dalla carica di sindaco di Platì.

Sergi che ha proposto immediatamente ricorso per Cassazione in attesa della decisione nel merito ha chiesto la sospensione dell’ordinanza impugnata adducendo «l’esistenza di un danno grave e irreparabile che deriverebbe dall’esecuzione del predetto provvedimento». La Corte ha ritenuto di dover valutare «in questa sede esclusivamente la gravità del danno e l’irreparabilità del medesimo, requisito che sussiste nel caso in cui l’esecuzione provochi un pregiudizio irreversibile, cioè non suscettibile di reintegrazione per equivalente. Nel caso di specie – scrive la presidente Morabito – l’immediata esecuzione del provvedimento impugnato determinerebbe tale grave ed irreparabile pregiudizio, non potendo il sindaco eletto amministrare l’ente pubblico, con conseguente impossibilità di proseguire l’attività amministrativa in itinere».

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