Il nuovo tratto, percorrendo la vallata del Gallico, parte dallo svincolo di Mulini di Calanna e raggiunge la rotatoria di Podargoni, attraversando i territori di Laganadi, Sant’Alessio, Cerasi e Schindilifà, fino a Santo Stefano d’Aspromonte, comune nel territorio del quale ricade la località sciistica di Gambarie.
Nonostante la pioggia insistente sono stati tanti i partecipanti alla cerimonia, che si è conclusa con il taglio del nastro da parte del sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nella qualità di rappresentante dell’ente attuatore del progetto.
Accanto a lui il parlamentare Francesco Cannizzaro, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera; il senatore del Pd Nicola Irto; il vicesindaco della Città metropolitana, Carmelo Versace, ed il primo cittadino di Santo Stefano, Francesco Malara. Presente anche il prefetto, Clara Vaccaro, secondo la quale “la morfologia dei territori è spesso complicata. Per questo é sicuramente importante semplificare la vita dei cittadini unendo più facilmente la città ad altre realtà come l’Aspromonte”.
L’opera, finanziata dalla Regione con fondi Por per un valore complessivo di 65 milioni di euro, si sviluppa per circa 12 chilometri. Il cantiere è stato anche una scuola per gli studenti delle facoltà di ingegneria dell’Università della Calabria e dell’Università Mediterranea e dell’istituto reggino per geometri “Righi”.
“Inauguriamo un’opera – ha detto, nel suo intervento, il sindaco Falcomatà – che non ha un colore politico e che serve il territorio, unendo la montagna e il mare. È un momento di grande orgoglio per tutti noi. Lo dico da sindaco che ha avuto e ha l’onore di scrivere l’ultima riga di questa storia lunga quarant’anni. É importante oggi riconoscere l’impegno di tutti coloro che, nel momento in cui hanno rivestito ruoli istituzionali, hanno contribuito a scrivere un pezzo di questa infrastruttura. Ognuno di loro deve essere orgoglioso di quanto accade oggi e sentire un po’ come propria quest’opera pubblica che unisce. Perché le strade uniscono. Sappiamo inoltre che la Gallico-Gambarie ci dice che dobbiamo continuare e fare molto di più per togliere anche l’ultimo alibi allo sviluppo turistico ed economico di queste zone”.
Francesco Cannizzaro ha sottolineato la “grande partecipazione che ha registrato l’inaugurazione, nonostante le avverse condizioni meteorologiche. Vuol dire che la gente sente forte l’idea di velocizzare il rapporto tra mare e monti e di dare ossigeno a questi borghi. Adesso tutte le istituzioni dovranno continuare a dare manforte ai borghi e alla montagna reggina.
Dobbiamo prefissarci altri obiettivi con nuove misure economiche importanti. Come la San Roberto-Campo Calabro, che abbiamo fortemente voluto finanziare insieme al presidente Occhiuto, e la Sant’Agata-Cardeto. Tutte opere infrastrutturali destinate a creare quel sistema ‘a pettine’ che collega la costa con le zone interne”.
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