Per la Suprema Corte, il ricorso di Cesare Pasqua è da ritenersi «complessivamente infondato». Nell’ambito dello stesso maxiprocesso, il 5 settembre scorso il Tribunale di Vibo aveva dichiarato il non luogo a procedere «perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato» nei confronti dell’ex dirigente dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia, Cesare Pasqua, che doveva rispondere del reato di abuso d’ufficio in relazione all’assunzione della nuora (moglie del figlio) nel reparto di medicina del lavoro dell’Asp di Vibo. La contestazione era venuta meno grazie all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio (disegno di legge del ministro della Giustizia, Carlo Nordio), votata dal Parlamento a fine luglio.
L'articolo ‘Ndrangheta a Vibo, processo Maestrale-Carthago: Cesare Pasqua resta ai domiciliari proviene da Il Fatto di Calabria.