«Gli amministratori non si toccano, perché rappresentano il popolo»; poi l’invito agli altri sindaci a costituire un comitato «per far crescere il nostro territorio, perchè purtroppo spesso siamo lasciati soli». Questo uno dei passaggi dell’intervento del sindaco Pasquale Farfaglia, durante il consiglio aperto, con la promessa finale – dopo i dubbi espressi nei giorni scorsi e anche prima che la seduta iniziasse – di rimanere a lottare per la sua comunità, rimettendosi simbolicamente la fascia tricolore. Un gesto salutato dagli applausi dei presenti. Farfaglia, non ha tradito la commozione nel pronunciare queste parole – con a fianco i suoi giovani amministratori – in una sala consiliare gremita di cittadini e di autorità politiche istituzionali che ieri pomeriggio hanno voluto manifestare la loro vicinanza al primo cittadino, rimasto vittima sabato sera di una grave intimidazione (sconosciuti come è noto hanno esploso ben 17 colpi di pistola contro la sua auto in località “Santa Ruba”), mentre erano in corso i festeggiamenti religiosi in onore della Madonna dalla salute, una delle ricorrenze più sentite della popolazione locale.
Il danneggianento dell‘auto, una Audi, era stato scoperto da Farfaglia domenica mattina, dopo essere rientrato nella sua abitazione di Vibo dove vive. Un messaggio sinistro che ha indignato l’intero Vibonese e non solo, con una vera e propria ondata di solidarietà rivolta al sindaco e alla sua amministrazione da ogni dove.

L'articolo S. Gregorio d’Ippona, lo sfogo di Farfaglia: “Amministratori lasciati soli, ma resto a lottare per la mia comunità” proviene da Il Fatto di Calabria.