San Ferdinando, noto anche come San Ferdinandu in calabrese, è un comune italiano situato nella città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria, con una popolazione di 4.269 abitanti. Caratterizzato da un territorio completamente pianeggiante, il comune si affaccia sul Golfo di Gioia Tauro sulla costa tirrenica. Con un'altitudine variabile tra 0 e 44 metri sul livello del mare, San Ferdinando si distingue per avere la minore escursione altimetrica in Calabria, testimoniando la sua unica topografia. Situato all'interno della Piana di Gioia Tauro, il comune è un esempio di paesaggio pianeggiante che si estende fino alla costa, offrendo una vista incantevole sul mare Tirreno e accesso diretto a una delle zone più fertili e produttive della regione.
La storia di San Ferdinando è ricca e variegata, iniziando con il suo legame con la contea di Borrello e la famiglia Pignatelli. La zona, anticamente parte del territorio di Rosarno, è stata testimone di eventi storici significativi fin dall'epoca bizantina. Rosarno, una volta sito della città greca di Medma, ha avuto un ruolo cruciale per la sua posizione strategica nella fertile valle del fiume Mesima, attirando l'attenzione di vari feudatari, tra cui le famiglie Ruffo e Pignatelli.
Il progetto di creazione di San Ferdinando risale al XIX secolo, quando il generale Vito Nunziante propose la trasformazione della valle malarica del Mesima in una città agricola commerciale. La zona, danneggiata da un terremoto nel 1783, aveva subito significativi cambiamenti geologici ed ecologici, creando un habitat per la malaria. Questo evento catastrofico ridusse drasticamente la popolazione locale.
In risposta, il governo intraprese un progetto di ricostruzione per migliorare le condizioni di vita nell'area. Nel 1818, il re Ferdinando I autorizzò il progetto di bonifica proposto da Nunziante, mirato allo sviluppo agricolo e alla costruzione di abitazioni e infrastrutture. Il primo colono di San Ferdinando fu Pasquale Barbalace, che si stabilì nel 1823 con la sua famiglia, dando vita alla comunità. Il paese originariamente chiamato Romolo fu rinominato San Ferdinando in onore del re.
Con la costruzione di case e la Chiesa del Perdono, San Ferdinando iniziò a crescere, attirando molte famiglie dai villaggi circostanti. Le case, costruite con pietra vulcanica, erano organizzate attorno a cortili e fornivano le necessarie strutture abitative per la popolazione in crescita. La pratica di impiegare piccoli criminali per la costruzione di ulteriori abitazioni fu iniziata da Nunziante e continuò fino al 1862, contribuendo significativamente allo sviluppo della città.
Nel 1891, con la costruzione della ferrovia Gioia Tauro-Nicotera, San Ferdinando perse l'opportunità di avere una stazione ferroviaria, influenzando lo sviluppo economico della zona. Rimase una frazione di Rosarno fino al 1977, quando divenne un comune autonomo.
Lo stemma comunale di San Ferdinando, concesso nel 1990, simboleggia la storia e l'identità del comune. È diviso in tre parti: la prima presenta le lettere S e F d'oro su sfondo rosso; la seconda, una stella d'argento su sfondo azzurro; la terza, un aratro nero su sfondo oro. Questi elementi rappresentano rispettivamente l'identità comunale, la posizione geografica e l'agricoltura, pilastro dell'economia locale. Il gonfalone, drappo troncato di giallo e azzurro, è ornato di ricami d'argento e reca lo stemma comunale con l'iscrizione del nome del Comune. Questi simboli esterni sono espressione della cultura e della storia di San Ferdinando.
San Ferdinando ospita diverse comunità straniere, in particolare lavoratori migranti impiegati nell'agricoltura nella Piana di Gioia Tauro. Al 31 dicembre 2017, gli stranieri regolari erano 1.041, con le maggiori comunità provenienti da Mali, Gambia, Senegal, Bulgaria, Romania e altri paesi. La presenza di queste comunità riflette la dinamica demografica e sociale del comune, che si è evoluta nel corso degli anni. Tuttavia, la situazione dei migranti ha attirato l'attenzione a causa delle difficili condizioni di vita nelle tendopoli-ghetto, sottolineando le sfide sociali e umanitarie che la città deve affrontare.
L'economia di San Ferdinando è fortemente legata all'agricoltura, in particolare alla coltivazione di agrumi, e alla pesca, due settori tradizionali che continuano a sostenere la comunità locale. L'allevamento rappresenta un altro importante settore economico. Le piccole attività industriali presenti si concentrano principalmente nei settori conserviero, edile e meccanico, riflettendo la diversificazione economica del comune.
Un'importante fonte di sviluppo economico per San Ferdinando è il porto di Gioia Tauro, situato nelle vicinanze. Questo porto, uno dei più grandi hub di trasbordo del Mediterraneo, ha un impatto significativo sull'economia locale, offrendo opportunità di lavoro e incentivando lo sviluppo di servizi e industrie correlate.
San Ferdinando è ben collegata tramite la SP51 alla Strada Statale 18 Tirrena Inferiore, facilitando l'accesso e il movimento di persone e merci. Il porto di Gioia Tauro, situato tra i comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando, è un elemento cruciale delle infrastrutture locali. Funzionando principalmente come hub di trasbordo, collega le reti globali e regionali che attraversano il Mediterraneo, contribuendo in modo significativo all'economia locale e regionale.
L'attuale sindaco di San Ferdinando è Gianluca Gaetano, eletto il 12 giugno 2022 con la lista Civica "Vivi San Ferdinando". La sua amministrazione riflette il contesto politico e sociale del comune, con un focus sullo sviluppo economico, il miglioramento delle infrastrutture e l'attenzione alle questioni sociali, inclusi i diritti e il benessere dei lavoratori migranti. L'approccio amministrativo cerca di bilanciare le esigenze di una popolazione diversificata con lo sviluppo sostenibile e la promozione di un ambiente vivibile per tutti i residenti.
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