Inflazione turistica, non si ferma crescita dei prezzi: +4,6% ad agosto 2024

Scritto il 18/09/2024
da Redazione

Nel mese di agosto 2024, si stima un tasso di inflazione turistica in aumento dell’1,0% su base mensile e del 4,6% su base annua (da 4,1% del mese precedente). • Crescono su base tendenziale i prezzi dei pacchetti vacanza (da 19,5% a 23,2%), dei servizi ricettivi e della ristorazione (da 4,3% a 4,4%). Riprende crescita tendenziale dei servizi di trasporto (da -2,2% a +0,4%). Risultano stabili, infine, i servizi ricreativi e culturali (3,8%). • Sul versante congiunturale si registra un incremento più che significativo per i servizi di trasporto, pari al 7,8% rispetto al precedente mese di luglio 2024. Al rialzo principalmente il trasporto marittimo (+33,8%) e il trasporto aereo passeggeri (+16,3%). • Il differenziale inflazionistico, in termini tendenziali, tra l’indice generale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) e quello turistico (NICT) cresce in modo significativo portandosi a 3,5 punti percentuali (dai 2,9 di luglio 2024). • L’inflazione turistica acquisita per il 2024 è pari al 4,9%. • La dinamica dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo turistico (IPCAT) per l’Italia fa registrare nel mese di luglio 2024 (ultimo dato disponibile), su base annua, un aumento del 4,2% (in lieve crescita rispetto al mese di giugno 2024, +4,0%) a fronte del dato dell’Unione Europea pari al 4,6%. Secondo le stime di Demoskopika, nel mese di agosto 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo turistico per l’intera collettività (NICT), aumenta dell’1,0% su base mensile (cioè rispetto al mese precedente) e del 4,6% su base annua (cioè rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). Analizzando la scomposizione dell’indice nazionale dei prezzi al consumo turistico per l’intera collettività nei contributi delle sue voci di spesa, si rileva che l’inflazione è sostenuta, seppur con pesi diversi, da tutte le componenti del paniere turistico individuato: Servizi ricettivi e di ristorazione (+3,349 punti percentuali), dei Servizi ricreativi e culturali (+0,644), dei Pacchetti vacanza (+0,539) e Servizi di trasporto (+0,043). Per quest’ultima categoria, in particolare, si registra un incremento più che significativo pari al 7,8% rispetto al precedente mese di luglio 2024. Al rialzo principalmente il trasporto marittimo (+33,8%) e il trasporto aereo passeggeri (+16,3%). Spostando l’analisi sulle voci di dettaglio del “paniere turistico”, spiccano per rilevanza i pacchetti vacanza (+23,2%) su base annua con in testa quelli nazionali (+37,4%). Più contenuta, seppur significativa, la crescita dei prezzi dei servizi di alloggio (+5,6%) con in cima la voce dei villaggi vacanze, campeggi (+12,9%) e servizi di alloggio in altre strutture, quali ad esempio i bed & breakfast (+7,2%). Al rialzo su base tendenziale, inoltre, anche i servizi di ristorazione (+3,2%) con in testa la voce “consumazione di prodotti di gelateria e pasticceria” (+3,5%) e i ristoranti (+3,4%). In chiave congiunturale, la dinamica dei prezzi registra un rilevante rialzo prevalentemente per i servizi di trasporto (+7,8% rispetto a luglio 2024). In particolare, nel mese di agosto 2024 rispetto al mese precedente si è registrata una rilevante crescita per alcune voci: trasporto marittimo (+33,8%) e trasporto aereo passeggeri (+16,3%). Tra i primi cinque sistemi regionali a registrare l’inflazione turistica più elevata si collocano Abruzzo (6,5%), Liguria (6,5%), Valle d’Aosta (5,8%), Puglia (5,6%) e Trentino Alto Adige (5,3%). Sul versante opposto la dinamica dei prezzi più contenuta si registra prevalentemente nelle seguenti regioni: Lazio (3,8%), Basilicata (3,6%), Molise (3,6%) e Sicilia (3,4%).In base alle stime di Demoskopika, infine, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo turistico (IPCAT) per l’Italia, sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo, registra, nel mese di luglio 2024, un ritmo di crescita su base annua del 4,2% a fronte di un 4,6% dell’Unione Europea. Una dinamica dei prezzi del “paniere turistico” che colloca il belpaese al terzo posto preceduto soltanto da Portogallo (2,4%) e Francia (2,7%). Sul, versante opposto, a presentare, infine, un andamento dell’inflazione turistica più elevato dell’Italia le rimanenti destinazioni osservate: Polonia (6,8%), Grecia (6,8%), Paesi Bassi (6,1%), Austria (5,5%), Germania (4,9%), Svezia (4,7%) e Spagna (4,4%).

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