Ospedale Jazzolino “sorvegliato speciale”. Le continue aggressioni al personale sanitario avevano da subito sollevato seri timori e preoccupazioni, spingendo anche l’Azienda sanitaria provinciale a rafforzare la vigilanza nel Pronto soccorso. Tuttavia, anche nell’ottica della prevenzione ora si potrebbe aprire una nuova pagina, con un ulteriore rafforzamento delle misure di sicurezza.
Perché le aggressioni non solo non si sono placate nel corso di questi mesi, ma addirittura la tensione è talmente elevata che gli stessi sanitari, esasperati, non nascondono un certo nervosismo anche davanti a pazienti e relativi familiari in corsia. Sintomi di un malessere interno che sfocia in tensioni e che, pertanto, richiede soluzioni urgenti.
Ebbene, per garantire maggiore sicurezza e prevenire episodi di violenza, il prefetto Paolo Giovanni Grieco, ora manda i rinforzi. Il contingente dell’Esercito che prima presidiava i territori di Cessaniti, Nicotera e Mileto, ora si sposta all’ospedale “Jazzolino” per garantire la sicurezza dei sanitari in servizio. Sotto i radar finiscono anche le Marinate dove i militari hanno già fatto “ingresso”.
Da qualche giorno, infatti, ha preso consistenza la nuova revisione del progetto, improntata sui servizi di vigilanza. Il programma, ricordiamo, era stato varato lo scorso marzo, a seguito di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si tenne in Prefettura, per condividere e definire le modalità di impiego dei militari dell’Esercito assegnati proprio all’Ufficio territoriale del governo in virtù dell’operazione “strade sicure”.
L'articolo Vibo, aggressioni al personale sanitario. L’Esercito all’ospedale “Jazzolino” proviene da Il Fatto di Calabria.