25 aprile: "Effetto sobrietà" tra polemiche e cortei ridotti

Scritto il 24/04/2025
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AGI - Sarà, come spiegato da Antonio Tajani, che quello del ministro Musumeci è stato un "richiamo generale" che non aveva come oggetto le sole celebrazioni del 25 Aprile, ma tutte le cerimonie nel contesto del lutto nazionale. Fatto sta che fra patrocini negati e ridimensionamenti delle celebrazioni, quella di domani si preannuncia come una festa dai toni molto sommessi in molti comuni. A questo, poi, si aggiunge il timore di scontri nelle piazze. A Milano, ad esempio, dove i giovani palestinesi hanno annunciato di volere conquistare la testa del corteo.

"Siamo preoccupati ovviamente. Dico solo che chi ha intenzione di rovinarci la festa fa un favore solo alle destre". A dirlo è Primo Minelli, presidente di Anpi Milano, rispondendo all'annuncio dei giovani palestinesi di voler conquistare la testa del corteo. "Ci sono delle regole", risponde la Brigata ebraica, "Che arrivino costoro", aggiunge la Brigata riferendosi ai giovani palestinesi, "che non hanno alcun titolo riguardo alla Seconda guerra mondiale e vogliono passare davanti a tutti, già delinea che tipo di persone sono. Persone che non hanno nè educazione nè rispetto per chi è stato deportato e ha combattuto la guerra di liberazione" conclude il direttore del Museo della Brigata ebraica Davide Romano.

Uno schema che si ripete anche a Roma: a Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza capitolina, sono attesi sia i giovani palestinesi che la Brigata ebraica. Lo scorso anno la manifestazione si concluse con il lancio di oggetti fra manifestanti filopalestinesi e altri della Brigata ebraica. Se da una parte l'Anpi è impegnata a raffreddare gli animi a Milano, a Orbetello scende in piazza contro la decisione del sindaco Andrea Casamenti di "negare il patrocinio" alle celebrazioni del 25 Aprile. A denunciare la scelta del primo cittadino è il segretario provinciale del Pd: "Si tratta di un gesto gravissimo e indegno, che offende la memoria storica del nostro Paese e calpesta i valori fondanti della Repubblica", scrive in una nota Giacomo Termine.  

"Negare uno spazio all'ANPI significa cercare di cancellare la storia, di nascondere la verita', di disonorare chi ha dato la vita per l'Italia", aggiunge il segretario. A condannare la decisione del primo cittadino di Orbetello è anche il deputato Pd Marco Simiani che chiede l'intervento del Ministro dell'Interno: "È una decisione gravissima e incomprensibile da parte della giunta comunale di Orbetello. Una scelta che crea un pericoloso precedente e che mina i valori fondanti della nostra democrazia. Non intendo entrare nel merito delle ragioni, che ad oggi non sono state chiarite, ma è un dato di fatto che a Orbetello governa una coalizione che nega la possibilità di celebrare pubblicamente le libertà sancite dalla Costituzione italiana. Per questo motivo presenterò un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno", annuncia il deputato Pd.

Altrove, come nel Comune di Genazzano, in provincia di Roma, il sindaco ha annullato le celebrazioni con la banda musicale. Altro caso a Domodossola, città medaglia d'oro della Resistenza, dove il sindaco ha annullato il corteo che avrebbe dovuto sfilare in centro città. Il presidente dell'Anpi Nazionale, Gianfranco Pagliarulo, definisce "inutile" il richiamo alla sobrietà arrivato dal governo: "Sobrietà non vuol dire silenzio ma buongusto e misura, caratteristiche proprie di ogni 25 aprile", dice Pagliarulo, "la festa della Liberazione non è un ghiribizzo ma un evento istituzionale, creata con una legge dello Stato. Se si tratta della sagra dell'uva l'appello alla sobrietà è un conto: in questo caso non ce n'era assolutamente bisogno".

E per Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, "certi sindaci sembrano le caricature di Sturmtruppen". Respinge l'invito del governo Carlo Calenda: "Non prendo lezioni di sobrietà da un post-fascista, da Musumeci non prendo lezioni di sobrietà. Imparasse sui a dirsi antifascista senza problemi", spiega l'ex ministro. Il confronto si accende anche nelle Aule del Parlamento, in occasione della celebrazione dell'ottantesimo Anniversario della Liberazione.

Domodossola, città simbolo della Resistenza e sede della breve ma significativa Repubblica dell'Ossola nel 1944, è oggi al centro di un acceso dibattito. Il sindaco Lucio Pizzi ha scelto di modificare il programma per le celebrazioni dell'80° anniversario della Liberazione, aderendo alla raccomandazione alla "sobrietà". La decisione ha comportato la cancellazione del corteo previsto da piazza Repubblica dell'Ossola al monumento ai caduti, e l'assenza della banda musicale.

Reazione dell'Anpi

Una scelta che non è passata inosservata. L'Anpi provinciale del Verbano-Cusio-Ossola ha espresso forte contrarietà. Il presidente Franco Chiodi ha dichiarato: “Riteniamo che il rispetto del lutto nazionale non sia infranto da un corteo”. L'associazione ha annunciato un concentramento alternativo davanti al Comune, per poi raggiungere Piazza Matteotti e partecipare agli eventi già in programma.

Gasparri minimizza

Sul caso è intervenuto anche Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, durante un'intervista ad Agorà su Rai3. “Non c'è nulla su cui polemizzare – ha affermato – e il 25 aprile è una festa importante, che segna la nascita della democrazia in Italia. Alcuni cercano lo scontro, ma alimentare queste manovre significa fare il gioco di chi vuole drammatizzare il nulla”.

Zaratti (Avs): “Il Governo chiarisca sui fondi per le celebrazioni”

Critico invece il capogruppo di Avs in Commissione Affari Costituzionali, Filiberto Zaratti. Ha definito “ridicolo” l'invito del Governo alla sobrietà e ha chiesto chiarimenti sull'erogazione dei 700.000 euro previsti dalla Legge di Bilancio per le celebrazioni della Liberazione. “La nostra è una Repubblica antifascista – ha detto – e questa ricorrenza merita il massimo impegno da parte dello Stato”.

Bonafoni (Pd): “Unità antifascista contro le derive sovraniste”

Marta Bonafoni, consigliera regionale del Lazio e membro della segreteria nazionale Pd, ha annunciato la sua partecipazione al corteo di Roma insieme all'Anpi. “Quest'anno è ancora più importante essere in piazza – ha dichiarato – di fronte a un contesto internazionale segnato da guerre e disuguaglianze, e con le democrazie sotto attacco”. Ha lanciato un appello all'unità antifascista contro una destra “che non sa dirsi antifascista”.

Palermo: vie ribattezzate simbolicamente per riscrivere la memoria

In Sicilia, il Partito Democratico ha scelto un'azione simbolica durante il corteo del 25 aprile: ribattezzare alcune vie di Palermo intitolate a personaggi legati al colonialismo, per onorare partigiani siciliani e vittime dei fascismi contemporanei. “Patriarcato, razzismo, omofobia sono i nuovi volti del fascismo – ha spiegato Mari Albanese dell'Assemblea nazionale Pd – e oggi più che mai dobbiamo rivendicare la lotta partigiana”.

Matteo Ricci: “Il 25 aprile non è un rave”

Parole dure anche da parte dell'europarlamentare Pd Matteo Ricci, che ha criticato l'assenza di rappresentanti istituzionali alle celebrazioni. “Il 25 aprile è una festa nazionale. È assurdo che si chieda sobrietà. Quello che manca è piuttosto la presenza del Governo”.

Il sindaco di Biella: “Tempo di storicizzare antifascismo e fascismo”

Di tono opposto il discorso del sindaco di Biella, Marzio Olivero (Fratelli d'Italia), che ha invitato alla “storicizzazione” degli eventi del fascismo e della Resistenza. “Antifascismo e Resistenza vanno trattati con rispetto – ha dichiarato – ma è tempo di restituire tutto ciò alla storia, evitando usi impropri. La memoria si difende distinguendo il passato dal presente, senza strumentalizzazioni ideologiche”.